tanto fuori piove
lascio la porta aperta sul giardino finché piove poco;
sto cercando il bandolo della matassa:
una foto a cui aggrapparmi
un ricordo da cui ripartire,
tutto scivola intorno,
quando piove a lungo è così
l'acqua lava via i movimenti abitudinari nella casa silenziosa,
muove gli spazi e risistema le cose,
se la casa è un dentro e un fuori, succede
credo sia normale
fuori strappa via le foglie del glicine
dentro i gatti sperimentano traiettorie, aprono nuove strade tra le poltrone e gli scaffali della libreria
e io osservo
osservo e basta
oppure osservo e ascolto
non c'è di meglio o forse io non so fare di meglio
lascio un paio di libri sul tavolo
il quaderno con gli appunti per la ceramica resta chiuso
la tv è spenta;
il rumore della pioggia è più intenso, ora
chiudo la porta
è necessario
in fondo posso sempre aspettare una telefonata
o che smetta
o domani
tanto è questo che succede in autunno,
qualche volta,
che sembra tutto estraneo
insomma, per dire che
fare un post su smalti o cotture non mi va
non ci riesco
tutto qua