e rocce aspre sopra ciottoli levigati
sono immerso nel paesaggio mediterraneo
steso sulla spiaggia di una piccola isola
in equilibrio lungo la linea dell'orizzonte tra cielo e mare
mi chiedo se tanta bellezza sia in grado di attraversare immacolata lo spazio e il tempo per presentarsi altrove, a occhi diversi ed essere ancora bellezza
e mi chiedo, ancora, se tanta bellezza inibisca la nostra creatività
e mi chiedo...
mi chiedo...
tranquillo ragazzo, dice il saggio:
sono qui, seduto in faccia al mare
e non faccio niente
ma pensandoci meglio
potrei fare anche di meno
ritorno nel mio corpo dallo stato di evanescenza
rimetto gli occhiali da sole
riprendo in mano la mia lettura - Americana di De Dillo,
pochi passaggi e leggo:
"Sulle piccole isole si farebbe meglio a evitare la filosofia. L'illusione insulare, che solitudine e saggezza si siano create a vicenda, è molto convincente. Giorno dopo giorno, mi sento sempre più profondo. Spesso mi sento alle soglie di grandi rivelazioni filosofiche. Sull'uomo. La guerra. La verità. Il tempo. Per fortuna, finisco sempre per tornare a me stesso."
cerco sempre un significato per queste piccole coincidenze
non lo trovo mai
forse non c'è, sono solo eventi fortuiti
prendo una birra e la chiudo lì pensando a quanto sia bello stare al mare
ma in fondo, mi dico, potrei fare anche di meno...