Ne avevo già parlato,
ora l'opera è avviata;
il primo passo, naturalmente, è stato quello di smontare il forno che stava in Sabina;
non è stato un passo facile,
non voglio dire doloroso ma sicuramente non l'ho fatto a cuor leggero,
in fondo quel forno
che poi dovrei dire quei forni perché l'ultimo è stato il risultato di una lunga evoluzione,
quel forno, dicevo, con tutto il suo contorno: lo spazio esterno dove era collocato, la stanza che usavamo come laboratorio, tutto insieme rappresenta la nostra storia con la ceramica fino ad oggi;
come si dice in questi casi: finisce un'epoca.
Per fortuna, a mitigare l'inevitabile malinconia so che a breve inizierà una nuova avventura:
il progetto del nuovo forno è quasi pronto,
ne parlerò presto;
nelle campagne del basso agro romano, giù verso il mare, Martino ha già individuato il luogo per il laboratorio e il forno nuovo
abbiamo iniziato a lavorarci...
Ma per oggi chiudo con le foto dell'ormai "vecchio forno" mentre lo smonto
Qui sotto la volpina appena ho tolto il tetto