Ne ho già parlato la cenere da sola cotta ad alta temperatura cola molto bisognava trovare un materiale più refrattario che la stabilizzasse così gli antichi ceramisti, all'inizio, hanno aggiunto quello che avevano più a portata di mano: l'argilla, la stessa con cui realizzavano i pezzi quindi la sperimentazione si è estesa nella storia della ceramica è stato un passaggio durato qualche secolo che ha toccato diverse regioni |
facile pensare, allora, che la gamma di miscele sia estesissima
proporzioni argilla/cenere che vanno dal 10/90 al 90/10
argille di tutti i tipi, ma poi anche roccia macinata, cenere vulcanica
le prime esperienze sembra riguardino la ceramica di Seto
intono al XIV secolo
convenzionalmente, però, si ritiene che il rivestimento argilla/cenere sia arrivato dalla Corea nel XVI secolo ed abbia preso il nome di Irabo che deriverebbe da un'espressione linguistica giapponese "ira-ira" che significa: irritabile
perché la superficie della ceramica rivestita con questo smalto è ruvida
sia per la natura grezza dello smalto sia per il fatto che tradizionalmente si usavano argille sabbiose per realizzare il pezzo da rivestire
la scuola coreana ha avuto successo grazie alla cerimonia del te i cui appassionati hanno iniziato, da subito, ad apprezzane lo stile
in Giappone, infatti, da quando è stato introdotto e praticamente fino ad oggi, l'irabo è destinato quasi esclusivamente alla produzione di tazze per la cerimonia del te
la ricetta di origine coreana è semplice
argilla ferrosa tipo ocra 50%
cenere di legna 50%
lo spessore deve rimanere piuttosto sottile per evitare colature eccessive
in via del tutto generale, cotture in ossidazione tenderanno a dare allo smalto un colore bruno giallastro mentre in riduzione vireranno sul verdastro
ma come al solito è un'indicazione di massima
le variabili sono molte
ad esempio
Bernard Leach proponeva queste ricette:
cenere di legna 50 - 30 %
terracotta 50 - 70 %
oppure
cenere di legna 50%
caolino 50%
in conclusione
manco a dirlo
bisogna sperimentare
cercare il proprio punto di equilibrio tra argilla del pezzo, ingobbio (se c'è), tipo di terra inserita nella miscela con la cenere di legna, proporzione terra/cenere, spessore del rivestimento e modalità di cottura
è bene tenere in mente che, oltre all'aspetto estetico, è necessario verificare la funzionalità della smaltatura
poiché spesso il corpo del pezzo è realizzato con argille grezze, sabbiose, che non diventano completamente impermeabili,
la tenuta è affidata al rivestimento
che dovrà assolvere a questa funzione