chiudo la serie degli smalti originari
quelli dalla formula di base con soli due componenti.
Come dicevo negli scorsi post
quando in oriente si è presa coscienza della proprietà della cenere di produrre una patina vetrosa sulla superficie dei pezzi
e si è capito che, con aggiunta di un materiale più refrattario, si evitava il problema delle colature
è iniziata una lunga sperimentazione
il materiale miscelato alla cenere ha preso forme e proporzioni differenti nelle varie regioni e nelle diverse epoche
chi ha usato la stessa argilla con cui erano realizzati i pezzi
chi argilla più fondente
chi roccia macinata, che poteva essere cenere vulcanica, roccia silicea, roccia feldspatica o calcare.
Già la volta scorsa, con l'irabo, ho introdotto uno dei classici di questo genere
forse lo smalto più conosciuto
oggi vediamo qualche altro esempio
tenendo conto che è inutile fare riferimento alle argille o alle rocce cinesi o giapponesi o coreane
vediamo direttamente quelli che sono i sostituti
e poi presento uno dei nostri esperimenti.
Tipo irabo:
Cenere di legna 80 - 50
Argilla refrattaria (es. caolino di Tolfa) 20 - 50
Il tea dust di B. Leach:
Cenere di legna 50
Ocra gialla 50
Celadon ash di J. Jelfs:
Cenere di legna 50
Feldspato Na 50
A propositi di feldspato, poi ne parlerò nel dettaglio, ma i primi smalti detti shino erano a base di feldspato e cenere, probabilmente il feldspato non era puro e oggi lo ricostruiamo con feldspato e caolino, però vorrei provare una formula del genere:
Cenere di legna 20
Feldspato K 80
Nuka originario:
Cenere di legna 50
Cenere di crusca di riso 50
La cenere di crusca di riso si può sostituire con la cenere di paglia o direttamente con il quarzo.
Infine la cenere di legna si può miscelare con roccia macinata.
Io ho sperimentato il Peperino di Marino, una roccia vulcanica effusiva dai Colli Albani (a sud di Roma).
Il Giappone è ricchissimo di roccia vulcanica.
Ci sono 4 provini a due componenti (cenere/peperino) più 2 con un terzo elemento.
I due provini a tre componenti servono come punto di partenza per studiare smalti più strutturati e, quindi,
aprono la strada a futuri sviluppi.
I provini sono tutti in argilla refrattaria, privi di ingobbio.
La cenere è di legna di quercia, lavata.
Cottura a cono 9 in riduzione.