
la differenza è nel materiale: questi sono realizzati in grès bianco e
ingobbiati con lo stesso materiale arricchito di ossido di ferro rosso al 6%
Su tutti una pennellata di iron stain
Vediamo i singoli smalti:
![]() Si tratta di una serie di piattini analoga a quella della Disamina 7 la differenza è nel materiale: questi sono realizzati in grès bianco e ingobbiati con lo stesso materiale arricchito di ossido di ferro rosso al 6% Su tutti una pennellata di iron stain Vediamo i singoli smalti:
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![]() Si tratta di tre piattini in grès arancione; non sono stati ingobbiati; nella serie sottostante: il primo è smaltato solo con cenere pura lavata; il secondo presenta una combinazione di coreano sottile sovrapposto a dry yellow oche; il terzo ha una base di TKTG (tenmoku tipo Karatsu con Terra di Tolfa) e un velo di coreano con schizzi di tea dust solo all'interno. Sul piatto della foto sopra: la cenere pura, dove non è sottilissima, fatica a fondere e resta arida e terrosa. Anche qui (foto sopra) ci sono gocce di tea dust. La composizione funziona, forse non è bellissima ma funziona; probabilmente... anzi, sicuramente può migliorare riducendo lo spessore dello stato di smalto coreano per incrementare le chiazze rosse e terrose. Questa della foto sopra è, secondo me, la prova migliore della serie. Lo spessore del coreano anche qui è sottile ma non sottilissimo, come il piatto precedente, ma in questo caso la combinazione funziona. Parere personale. Il fondo. Dalla I alla III partendo da destra.
mi ritrovo qui con le disamine relative al forno del I maggio;
ho scritto poco in questo periodo; ho lavorato molto, in compenso. un mese fa, circa, alcune persone mi hanno chiesto di vedere le nostre ceramiche, si tratta di persone provenienti da contesti differenti una Maestra di Cerimonia del Te, un'altra signora giapponese, la signora M. una nostra amica che voleva prendere qualcosa per fare un regalo; insomma, ho pensato di mettere tutti insieme e presentare le nostre ceramiche in n'unica volta. così abbiamo pensato di offrire un aperitivo, giorno fissato: sabato 20 giugno luogo: il giardino di casa nostra. questo ha richiesto un'accelerazione inconsueta della produzione; avevo alcuni don'buri già biscottati, più due grandi brocche, non molto, in effetti mancavano le tazze, soprattutto. mi sono dato da fare, risultato due infornate, una a fine maggio, l'altra a metà giugno, ciotole, don'buri, tazze, brocche. due infornate piene. poi gli inviti e cosa mangiare, cosa bere, chi fa cosa? devo dire che senza l'aiuto di alcune amiche non ce l'avrei fatta, Laura che mi ha assistito e ha preparato cose buone, come pure Margherita e Nadia e poi alla fine è arrivata da Milano anche Federica. le devo ringraziare tutte. quindi, appuntamento sabato alle 18. intanto all'orizzonte, da nord-ovest arrivava un muro scuro, compatto, minaccioso e veniva proprio verso di noi alle 17:30 di una giornata partita col sole e guastatasi verso ora di pranzo, è venuto giù un diluvio mezz'ora di acqua pesante non pioggia ma proprio acqua, tanta acqua giù da un cielo nero e basso stanchi per l'inevitabile sforzo finale abbiamo fatto finta di niente qualche sorriso un po' forzato un paio di telefonate, voce incerta dall'alta parte. Federica che mi dice, Dai, tanto al massimo qualcuno rinuncerà a venire, ma che importa? io che che devo caricare una cassetta di vino gelato in macchina ma devo superare un vero e proprio torrente che scorre sotto il marciapiede e mi viene da ridere. in questi casi o ti incazzi o ridi non sempre sei tu a scegliere ma se ridi poi è più facile che le cose si mettano bene. alle 18, improvvisamente, è tornato tutto a posto è comparso il sole tra nuvole ormai sfilacciate, sono venuti tutti siamo stati bene. è bello vedere persone che non si conoscono che interagiscono, si piacciono, chiacchierano. Un mese di lavoro, una serata sorprendente. la Maestra di cerimonia che mi parla, prende le tazze le soppesa, mi spiega... ma di questo ne parlerò in uno dei prossimi post, devo ancora metabolizzare. Insomma, ho scritto poco ma ho lavorato con le mani e questo, in fondo, mi ha dato un po' di felicità. ![]() Due ciotole in gres rosso, senza ingobbio, smaltate con irabo sottilissimo e una pennellata sul bordo di dry yellow oche. Gli irato sono differenti, su una tazza ce n'è uno composto da cenere/terracotta 50/50 sull'altra invece è composto da cenere/terra di Tolfa 70/30; lo spessore sottilissimo praticamente annulla la differenza. Il risultato è chiaramente negativo, troppo aride, troppo ruvide, troppo forte l'effetto metallico. Il tutto si supera con un bell'ingobbio tipo hakeme bianco; tanto per dare l'idea, la tazza sotto è realizzata con la stessa argilla, smaltata a irabo e pure con la pennellata di d.y.o. |
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December 2022
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