Primo Levi era un chimico.
Nel suo libro "Il sistema periodico" gli elementi chimici diventano, nelle mani dello scrittore, strumenti per osservare il mondo e la vita. Uno dei racconti è ispirato dal Potassio. In estrema sintesi, durante un esperimento che prevedeva la distillazione del benzene, il chimico Levi avrebbe dovuto utilizzare il sodio che, però, non era disponibile. Decide, allora, di sostituirlo col potassio; in fondo, pensava, si tratta di due metalli considerati gemelli. Tra le altre similitudini, tutti e due, sodio e potassio, reagiscono con aria e acqua. Il potassio lo fa in maniera più vivace. A fine lavoro, il giovane Levi, dopo aver rimosso i residui del processo dall’ampolla di vetro è andato a lavarla. Come l'acqua è entrata nel collo dell'ampolla c’è stata una piccola esplosione, per fortuna senza conseguenze a parte le tende della finestra del laboratorio andate a fuoco. Il fatto è che nell'ampolla era rimasta una minuscola particella di potassio che, reagendo al contatto con l’acqua, aveva fatto infiammare i vapori di benzene. Levi conclude così il suo racconto: “... occorre diffidare del quasi uguale (il sodio è quasi uguale al potassio: ma col sodio non sarebbe successo nulla), del praticamente identico … Le differenze possono essere piccole, ma portare a conseguenze radicalmente diverse … il mestiere del chimico consiste in buona parte nel guardarsi da queste differenze, nel conoscerle da vicino, nel prevederne gli effetti. Non solo il mestiere del chimico.” Il fatto che si parli di sodio e potassio non poteva non attirare la mia attenzione visto che questi due elementi caratterizzano diversi materiali che compongono gli smalti ceramici; su tutti, i feldspati: feldspato di potassio e feldspato di sodio. La morale che ne traggo, però, non riguarda i due elementi in se ma il fatto che ogni singolo passo all’interno del processo produttivo ha conseguenze, anche notevoli, sul risultato finale. Spesso, anche piccole differenze iniziali comportano grandi differenze alla fine del lavoro. Poiché i rischi nella produzione della ceramica sono, generalmente, minori di quelli presenti nei processi chimici e dando per scontato che un ceramista ne abbia contezza, l'invito non è a diffidare ma a provare ad avvicinarsi il più possibile ai materiali che si utilizzano cercando di comprenderne la natura e le differenze. "Il sistema periodico" di Primo Levi è una piacevole lettura. Il feldspato di sodio da risultati diversi da quello di potassio.
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AutoriVesuvioLab Archivio
Ottobre 2023
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