Certe volte è inutile cercare di spiegare le cose perché qualcun altro ha già sintetizzato in maniera chiara e completa tutto ciò che si sarebbe voluto dire. Ecco, per avere un'idea di quello che mi interessa, che mi piace, c'è una frase di Hamada che sembra quasi un manifesto:
"In addition to a clay body, if you have volcanic or feldspatic stone or a type of China clay and ash for glaze, you can make pottery. We must not allow ourselves to complain of the lack of variety or quality of materials... the manner of making natural glazes is generally done by combining a powdered stone that fuses in the kiln whit clay and ash in varying proportions. By varying the proportion of all three materials you will get a large variety of glazes. Then vary the materials a different stone, a different clay and a different ash. There is no end to the glaze you can create when you come to know the nature of the materials to hand." Shoji Hamada [da Ash Glazes di Phil Rogers] Si tratta di un katakuchi cotto nel dicembre del 2013, lo ripropongo perché attinente la tema delle rocce naturali usate nella composizione degli smalti; non posso riprendere il vecchio post perché tutto ciò che ho pubblicato prima del giugno 2014 è andato perduto.
Quando si dice, uno smalto di cenere...
|
AutoriVesuvioLab Categorie
Tutti
Archivio
Dicembre 2024
|