Honor your mistake as hidden intention Brian Eno Data la rilevanza del tema nel mio lavoro, sia in relazione alle reali intenzioni nascoste in certi errori, sia per le occasionali connessioni alla serendipità, forse dovrei creare nel blog una nuova categoria: "Errori" oppure "Incidenti"... o forse no.
3 Comments
antonio
22/8/2016 08:15:01 pm
Questo mi fa venire in mente Savinio, che attribuisce alla sua macchina da scrivere la volontà di introdurre errori ortografici, cambiando così le parole e il senso delle frasi. In ogni modo sono anch'io affascinato dall'errore, perché trovo che lì si esprima l'umanità di una persona e delle cose che fa. D'altro canto il lavoro dovrebbe essere senza difetti, un ipotetico cliente avrebbe tutto il diritto di protestare. Quindi forse tutti questi discorsi valgono solo nel rapporto personale col proprio lavoro, il che mi ricorda Sciascia quando definisce la scrittura un "dialogo inutile con sé stesso". Nel dialogo inutile con sé stesso, uno si riconosce in ciò che ha costruito, errori e mancanze compresi - io almeno la penso così.
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Maurizio
22/8/2016 11:26:06 pm
Caro Antonio,
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antonio
25/8/2016 08:52:45 am
Grazie a te ovviamente. Qui un albero è caduto sui fili del telefono, isolandomi per due giorni: è incredibile quanto si senta la mancanza di internet in questi casi. Saltando di palo in frasca: ho letto di uno smalto a base di conchiglie (dunque carbonato di calcio e fosfato di calcio). Dovrebbe trattarsi di uno smalto biancastro. Le hai mai usate?
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