Lavoravano con materiali di spoglio di cui Roma, ovviamente, era ricchissima. Marmi provenienti dai quattro angoli del vasto impero che i cosmati recuperavano dalle rovine di templi, monumenti ed edifici pubblici e privati.
Recuperavano.
Scomponevano.
Ricomponevano.
Nell'osservare i mosaici marmorei in alcune chiese di Roma mi è venuto in mente il recupero che tanti ceramisti stanno portando avanti da un secolo a questa parte. Recupero di parti di idee e tecniche, poi scomposte e ricomposte da cui è venuto fuori un modo di fare ceramica che ha superato le singole tradizioni regionali.
Una volta i ceramisti si formavano nelle botteghe dove imparavano le regole formali e tecniche alla base della locale tradizione ceramica. Tramandate da generazioni di ceramisti.
Oggi, molti ceramisti, recuperano, scompongono, ricompongono idee e tecniche prese qua e là nel mondo; come i cosmati facevano coi marmi di Roma antica.