mi spiace riproporre cose già dette
del resto è seccante anche questa premessa, ormai
però, come ho già spiegato in altre circostanze
credo sia giusto avere a disposizione sul blog
(e poi sul sito, quando avrò sistemato il Glossario)
gli argomenti tecnici di base.
Quindi riprendo e ripropongo , da oggi, la serie sugli ingobbì.
Premesse
l'ingobbio (engobes in inglese) è un rivestimento a base di argilla che si applica sulla superficie dei pezzi
in varie fasi della lavorazione - come vedremo -
principalmente per motivi decorativi.
Con gli ingobbì, infatti, è possibile modificare il colore della superficie del pezzo e
di conseguenza, il colore dello smalto eventualmente sovrapposto
consentono tecniche decorative come quella dell'incisione
modificano la struttura superficiale (la texture) o
sarebbe meglio dire la tessitura superficiale
consentendo, così, non solo interventi decorativi ma anche funzionali;
insomma, come cercherò di spiegare, sono uno strumento molto importante nella produzione ceramica.
E' un argomento complesso ed articolato
che perciò non sono in grado di sviscerare ed esaurire
mi limiterò, come al solito,
a quello che ho imparato e che, forse, ho capito.
Chiudo questa premessa chiarendo una questione linguistica;
spesso nei testi in lingua inglese si trova la parola slip
ecco, la differenza tra slip ed engobes
fondamentalmente sta nel fatto che la slip è praticamente l'argilla disciolta in acqua, diciamo che si avvicina a quella che chiamiamo barbottina
pertanto ha un contenuto di argilla superiore agli engobes i quali, spesso contengono fondenti, quarzo, feldspati, diverse argille miscelate
insomma, si tratta di impasti che si avvicinano, da una parte
agli stessi impasti con coi sono realizzati i pezzi
dall'atra, alla composizione degli smalti,
tanto che il confine tra smalti e ingobbì non si può tracciare in maniera univoca e oggettiva.
Ma di tutto ciò parlerò dalla prossima volta.