inizio daccapo
il post del 19 giugno scorso,
come non fosse mai stato scritto,
da allora è accaduto che ho fatto una monocottura
un'esperienza pratica che mi aiuta a ragionare meglio
dunque
credo sia chiara la differenza tra cottura singola o monocottura e
cottura doppia: biscottata (primo fuco) e smaltatura (secondo fuoco)
in sostanza nella monocottura si elimina la fase della biscottaura e si mettono i pezzi nel forno crudi e già smaltati
si tratta di un processo antico
sicuramente la doppia cottura è un metodo che potremmo definire moderno
del resto, parlando degli smalti, abbiamo visto come nelle prime cotture ad alta temperatura si formava accidentalmente una patina vetrosa,
poi sfruttata spolverando i pezzi con argilla e cenere prima di infornarli
ecco, questo si può considerare il primo processo di smaltatura e
avveniva, di fatto, in monocottura.
Le cose sono andate avanti così per secoli
anche quando gli smalti hanno cominciato ad essere più strutturati,
dalla composizione più complessa e consapevole
allora, perché si è passati al doppio fuoco?
direi, principalmente per motivi pratici
smaltare un pezzo crudo è piuttosto rischioso
gli smalti vengono dati allo stato liquido
l'argilla cruda anche se secca, assorbendo acqua, perde rapidamente le proprie caratteristiche meccaniche
si indebolisce, rigonfia e se poi non si asciuga adeguatamente può esplodere in cottura,
inoltre, quando è cruda, durante la prima fase della cottura rilascia gas e vapore acqueo che, nel caso della monocoltura, devono attraversare lo strato di smalto ancora crudo e c'è il rischio che lo danneggino;
credo sia piuttosto intuitivo comprendere che la smaltatura di un biscotto,
quindi di un pezzo...
come dire,
solido, dalle caratteristiche fisiche e meccaniche stabili
sia più semplice e sicuro,
inoltre, se si commette un errore si può lavare il pezzo e rismaltarlo,
è anche più semplice operare smaltature parziali con rimozione di parti di smalto eccedente
insomma, si: è un processo più
semplice e sicuro.
Quindi i motivi per cui è invalso il sistema della doppia cottura mi pare sia di natura pratica.
D'altro canto, gli estimatori della monocottura, sostengono che con questo sistema si risparmia lavoro, tempo e combustibile (o energia elettrica),
è vero?
non tutti sono d'accordo
probabilmente è vero
sicuramente il rischio di rotture e danneggiamenti è maggiore
sia in fase di smaltatura che in cottura e
quindi il conto del tempo e del costo eventualmente risparmiati si fa più complesso
Il punto decisivo, però, sembra un altro
e su questo ho iniziato a riflettere durante la mia prima esperienza;
la monocottura è un processo piuttosto difficile
richiede sicurezza e certezza nel gesto e nelle intenzioni
la fase di smaltatura non consente ripensamenti
non perdona errori
non concede nulla alle eventuali debolezze dei pezzi - differenze di spessore, bordi sottili, stati di stress durante l'essiccazione -
in cottura richiede attenzione fin dall'accensione del forno,
tutte le cautele del primo e del secondo fuoco messe insieme;
proprio per questo, però, crea una stretta relazione tra il processo di foggiatura e quello di smaltatura,
la decorazione, insomma, ritorna ad essere un'estensione della fase di creazione della forma
se si smalta un pezzo foggiato poco prima si chiude subito il processo iniziato quando ci si è messi al tornio con una palla di argilla
l'intenzione iniziale è ancora viva
e più probabilmente
se il lavoro è onesto e la mano è allenata
il pezzo avrà personalità e carattere
insomma, sarà un buon pezzo.
Certo acquisire immediatezza nella smaltatura richiede una buona confidenza col gesto
e non è facile.
In effetti il biscotto, se ci si pensa, è un oggetto spento
neutro
privo della vitalità che ancora c'è nello stesso pezzo prima della cottura.
La connessione stretta tra foggiatura e smaltatura
la rimozione di tutto il tempo che passa tra quando il pezzo lo realizziamo e quando alla fine abbiamo tra le mani un biscotto da smaltare
sono, probabilmente, i motivi più rilevanti tra quelli che possono rendere interessante, oggi, il processo di monocottura.
Nei prossimi post sull'argomento cercherò di fornire le conoscenze tecniche di base,
i fattori da valutare,
diciamo i primi elementi teorici per procedere con questo sistema;
tutto il resto sta nella comprensione di quanto ho cercato qui
maldestramente
di raccontare.