Sabato scorso, 25 maggio, ho fatto un forno; una cottura.
Oltre 30 ciotole, tutte più o meno della stessa misura, cosa che al fuochista non piace; meglio caricare il forno con pezzi di misure diverse: si spreca meno volume nella camera di cottura. Il fuochista ci tiene ad ottimizzare gli spazi nel suo forno. Si tratta di un’infornata molto sperimentale. Ho provato nuovi smalti e nuove sovrapposizioni, combinazioni mai provate con l'argilla del corpo o con ossidi coloranti. Ho sperimentato. Il motto, parafrasando il celebre Navigare necesse est, vivere non est necesse di Plutarco, è stato Sperimentare è necessario, replicare non è necessario. Dopo oltre un anno di azzurro avevo bisogno di creare nuovo humus per poi far crescere altre idee. Certo, in ogni infornata ci può essere – e di solito c’è – qualche cosa di nuovo ma si tratta di esperimenti puntuali, circoscritti. Questa volta, invece, il grosso dell’infornata è dedicato a un’idea e alle possibili proposte tecniche per realizzarla. L’idea è tutta dentro una parola: l’autunno. Il compito, allora, è stato quello di sviluppare smalti e composizioni di smalti che rispondessero a questo tema. Non ho ancora sfornato, quindi non so com'è andata. Confido sul fatto che il materiale è tanto e posso sperare di tirare fuori dal forno qualcosa di buono da pubblicare nei prossimi giorni; del resto, chi mi segue lo sa, non ho paura dei fallimenti, soprattutto quando sperimento. A presto.
1 Comment
Heinrich
18/6/2019 09:16:12 am
Molto interessante
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